Prologo: La domanda di Rahab
“BitMines sta comprando a man bassa centinaia di migliaia di ETH… Appena ho visto la notizia, mi si è gelato il sangue. Il Proof-of-Stake doveva essere un’infrastruttura accessibile a tutti in egual misura. Ora, invece, un singolo gigante sta stringendo il cappio.”
Rahab posa un tablet sul tavolo, mostrando un grafico dell’indirizzo wallet di BitMines che cresce a vista d’occhio.
Un tempo re del mining PoW, BitMines è passato allo staking dopo la transizione di Ethereum, sfruttando il proprio immenso capitale per assicurarsi in massa slot di validatore.
- Impatto n.1: Il tempo di attesa per i nuovi validatori è passato da pochi giorni a settimane—o persino mesi.
- Impatto n.2: I rendimenti dello staking sono crollati, riducendo gli incentivi per i singoli staker.
- Impatto n.3: La decentralizzazione della rete è minacciata dalla concentrazione del controllo.
La preoccupazione di Moka: Effetti a catena sugli utenti comuni
“Rahab, questo colpisce anche gli utenti comuni come noi, vero?
Non si tratta solo di rendimenti più bassi—se le ricompense dello staking calano, lo sentiremo anche nelle commissioni del gas e nei costi di transazione. Pensavo che il Web3 fosse di tutti, ma ora sta diventando un altro palcoscenico per le grandi aziende.”
Moka stringe i pugni, con le lacrime agli occhi.
In effetti, le mosse di BitMines stanno destabilizzando l’equilibrio del mercato. Con l’ETH bloccato, la liquidità diminuisce, minacciando di influenzare negativamente anche i mercati DeFi e NFT.
- Il grande capitale monopolizza i rendimenti → gli individui affrontano rischi più alti e rendimenti più bassi.
- La riduzione della liquidità amplifica la volatilità dei prezzi.
- Potrebbe emergere un simile “accerchiamento di capitale” anche su altre blockchain.
La citazione di Rachel: I principi dell’investimento
“‘L’euforia del mercato porta quasi sempre alla rovina.’ Così diceva quel libro. La concentrazione è rischio; la diversificazione è difesa.
Eppure, l’ETH di oggi corre verso la concentrazione.”
Rachel ricorda un passaggio da The Intelligent Investor. Lì si avvertiva che un’eccessiva concentrazione e il delirio del mercato conducono inevitabilmente a perdite per gli investitori.
Le azioni di BitMines incarnano proprio questo pericolo. Ethereum, nata all’insegna della decentralizzazione, rischia di diventare un terreno di dominio per il capitale concentrato.
Discussione di gruppo: Ideali del Web3 vs. Capitale USA
Rahab: “Il mega-capitale in stile USA sta calpestando gli ideali DAO del Web3. L’obiettivo originale era reti senza confini e costruzione autentica di comunità.”
Moka: “Ora, chi ha più capitale può proclamarsi ‘decentralizzato’ e allo stesso tempo monopolizzare il controllo.”
Rachel: “Di questo passo, il Web3 diventerà solo un Web2.5.”
John: “È proprio per questo che servono reti indipendenti. PGirlsChain è la nostra.”
La conclusione di John: PGirlsChain e il token PGirls
“Questa è l’invasione del capitale in stile americano. Ma con PGirlsChain e il token PGirls, salvaguardiamo la nostra indipendenza. La nostra rete, la nostra governance—questo è ciò che un DAO doveva essere.”
PGirlsChain è costruita come una rete decentralizzata indipendente dal controllo del mega-capitale.
Il token PGirls funge sia da mezzo di scambio sia da strumento di governance all’interno di questa sfera economica.
- Operatività totalmente indipendente: non dipende da ETH o BTC.
- Guidata dalla comunità: decisioni prese tramite governance DAO.
- Compatibile cross-chain: mantiene la connettività preservando l’autonomia.
Epilogo: Verso il futuro del Web3
La conclusione di questa discussione è chiara:
- Il dominio del mega-capitale nello staking minaccia la decentralizzazione del PoS.
- Per proteggere l’ideale DAO servono reti ed economie indipendenti.
- PGirlsChain e il token PGirls sono strumenti per tracciare quel futuro.
John riassume così:
“Il Web3 è ancora un sogno in corso. Ma non è il capitale a proteggere il sogno—è la nostra volontà.”
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